lunedì 17 gennaio 2011

In palestra

Occhei.
Il mondo ci mette continuamente alla prova e allora accetto la sfida.
Occhei.
Vado in palestra.
Occhei.


Ecco ciò che è successo dopo:
- Chiacchiere in spogliatoio.
- Ti vesti come una persona normale con scarpe da tennis (al secolo: scarpe da ginnastica), pantaloncini e maglietta da sudore con buchini fisiologici
- Superi il primo disagio con una corsetta sul tapirulan pensando alla più che ovvia rassomiglianza con i carinissimi cricetini microcefali.
- Dribli il senso di sport secolari facendoti spiegare la dubbia utilità di macchinari metallici semi-perversi.
- Compi movimenti faticosi coprendoti il viso per la vergogna nel momento in cui passa il maciste di turno.
- Compi movimenti faticosi coprendoti il viso per la vergogna quando passano ragazze-uomo-nonumane.
- Compi movimenti faticosi coprendoti il viso per la vergogna quando passano cose prive di peli e munite di pantaloncini coglioni-trasparenti (per lo più assimilabili ai maciste sopracitati)
- Ti rendi conto di star effettivamente facendo qualcosa a te stesso ma questo qualcosa è stranamente artificiale.
- Ascolti con assoluta noncuranza i consigli STUPIDI del big jim che ti dice di aggiungere una bella bomba proteica liofilizzata alla tua dieta per poter ingrossare in fretta.
- Docci.
- Maschi che si guardano allo specchio. Sono maschi lisci. Fastidiosamente lisci.
- Ti rivesti.
- Esci.


Conclusione:
Domani ci torno.

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