giovedì 17 marzo 2011

La torta di carote.

L'idea è quella di fare una torta.
Alle carote.
Che per quanto si possa dire sono si vegetali ma sono si anche buone.

Prima prendi le carote.
Le sbucci e le osservi da vicino pensando che raramente ciò che è buono è di bell'aspetto.
Le osservi meglio e pensi anche che forse osservare è una gran bella cosa da fare.
Forse sarebbe bello poter passare una giornata ad osservare cose.
Anche se poi ti ricordi che sei in cucina e devi fare una torta alle carote.
Che per quanto si possa dire sono si vegetali ma sono si anche buone.

Tagli a pezzettini le carote e le mischi a zucchero, uovo, margarina e altre cose che potrebbero essere utili.
Mentre mescoli il tutto ti rendi conto che forse è stupido dover cambiare il sapore a cose già buone solo perché vuoi qualcosa di nuovo per il tuo palato.
Ma in realtà sei in cucina e devi finire la torta alle carote.
Che per quanto si possa dire sono si vegetali ma sono si anche buone.

Prendi la farina, fai una montagnola e ci infili dentro il sughetto prima preparato.
Una volta quando stavi in montagna era salita la nebbia e con tutto quel bianco intorno a te avevi anche provato paura di perderti.
E' fantastico pensare che se tu fossi un piccolo abitante della montagna di farina, al momento dell'impasto ti cagheresti sotto di paura. E senza bisogno di nebbia. Basterebbe la slavina causata dal movimento delle mani che uniscono ingredienti.
Ci rifletti su queste cose ma poi ti rendi giustamente conto che la torna alle carote sta quasi quasi per passarti di mente.
Bhe, concedetemi che per quanto si possa dire sono si vegetali ma sono si anche buone.

Prendi l'intruglio e lo stendi dentro una terrina pronta alla cottura.
Stendere una torta è la parte più bella.
Detieni il potere nei confronti della materia molle sotto le tue mani.
La torta DEVE adeguarsi ai contorni che tu gli imponi.
Se la torta non si adegua è una torta sbagliata....ma la cosa bella delle torte è che raramente sono sbagliate.
Sei ad un passo dalla fine...finisci questa cazzo di torta di carote.
Che per quanto si possa dire sono si vegetali ma sono si anche buone.

Accendi il forno.
Lui si scalda.
Il forno si scalda e raggiunge temperature per te incomprensibili.
Quando è estate ti cospargi di borotalco per non sudare, figurarsi dentro un forno.
Dentro un forno forse sarebbe terribile per te.
Forse dentro un forno sarebbe terribile e basta.
Ma no, no, no cazzo...la torta alle carote è quasi finita.
Che per quanto si possa dire sono è si una torta vegetale ma è si anche buona.

Prendi la torta ben stesa, compatta, inerme.
Ti avvicini al forno ben caldo, pronto ad inghiottire.
Guardi quell'insieme di cose nelle tue mani e pensi che tutto quello che hai intorno è esattamente come una torta di carote.

Oggi mangeremo sassi amici.
Oggi mangeremo fango.
Oggi mangeremo sogni.
Ma oggi NON mangeremo quella torta.

Off al forno.
Seppellisci l'impasto in giardino sperando che la natura copra la tua malefatta.

http://www.youtube.com/watch?v=_P7Uz__p1Vw&feature=related

martedì 15 marzo 2011

la teoria dei blog.

Forse un blog non era poi quello che volevo.
Forse ho solo pensato che parte della mia immaginazione potesse evolvere avendo a disposizione spazio.
Forse non ho riflettuto che è bene concentrare il proprio chiacchiericcio fuori da impaginazioni fisse.
Forse non ho capito che internet non mi aiuta ma mi intrattiene.
Forse ho capito troppo tardi che se non mi fermo rischio anche io di diventare un poeta del 2000.

Effettivamente c'è poco da dire: provare a modificare la tua persona tramite un qualcosa che può nasconderti non è bello. Essere carogne, sporchi dentro, come di fatto si è....questa si che è una cosa bella.

Cazzo, io si che amavo i tempi in cui le discussioni con i nemici non erano esplicite!
I nemici una volta li trovavi di fronte a te, erano più grandi di te, più forti di te...e per questo erano semplicemente inattaccabili, inaffrontabili. Sana mediocrità, sanissima cacarella che ti metteva al tuo posto.
....Ora no!
Ora le merdine come me diventano leoni con in mano una tastiera come spada.
Il marcio dei nostri sguardi diventa semplice led impersonale che tutto camuffa.
La puzza di paura non si sente.
Citazioni faraoniche e cultura da saloon ci danno poi il tocco speciale in questa ricetta per il pesce andato a male.

No seriamente è tutto un mondo fantastico di cui sono fruitore e promoter:
Vedo persone il cui termine realmente più utilizzato (e quello da me preferito) è "MERDA", parlare animosamente di boudelaire come se avessero scritto tesi su di lui;
vedo persone armarsi di enjambements (che ditemi voi cosa cazzo sono dai...) per screditare un "nemico-muratore-3mediapossedente" che giustamente li manda in culo senza ellissi;
vedo persone che colorano il cielo delle camerette di ragazzine cerebrolese con poesie monoemozionali mettermi un pezzo dei kinsella nel profilo.

Forse tutto questo è troppo per me.
Forse tutto questo è ormai un batterio maligno ben ambientato nel mio corpo e devo rassegnarmi....
....MA......Se anche non posso salvarmi da solo, almeno studio il problema con metodo scientifico induttivo e spero che qualcuno trovi una successiva cura a seguito della mia fredda analisi:

1) Osservazione:
I blog ti fanno sentire scrittore e/o poeta.
In pratica i blog (e il loro padrone internet) ti danno un percezione fittizia della realtà.
(Per realtà intendo che tu di fronte ad un palestrato chiappa-figa devi nasconderti, tanto per intenderci)

2) Esperimento:
Metti una persona di fronte ad un blog e questa PER FORZA (dopo aver studiato approssimativamente linguistica e semantica) scrive un "post-figo" che lo fa sentire un po' meglio con la propria logica e il proprio ego.

3) Correlazione fra le misure:
Ad un coglione corrisponde un blog.
Il coglione si misura in cm.
Il blog in byte.

4) Modello fisico:
Le molecole del cervello di una persona sana si tengono alla larga dal computer nella sua forma morbosa rappresentata dal blog con velocità pari a V = tanto alta.
Le molecole del cervello di una persona cogliona invece utilizzano come substrato le puttanate per compiere la reazione insensata che ti porta a scrivere un "post-figo" con V = tanto alta anche questa.
Entra in gioco un fattore di inibizione fra reazione 1 e 2.
(2 inibisce 1)

5) Elaborazione di un modello matematico:
1 + 1 = 2 (cioè una coppia, intesa come coppia di amici o fidanzati)
1 + blog = 1

6) Formalizzazione della teoria:
Chiudete questa pagina ed uscite dai vostri tuguri.