mercoledì 2 febbraio 2011

Nel mare ci sono i pesci colorati belli.

Non dite che non è vero.
Tutti gli "alternativi" cercano, in un modo o nell'altro, di arginare il banale.
Io per primo ascolto l'inascoltabile, apprezzo (e anzi prediligo) il più profondo trash, cerco di trovare nessi in Bartok, penso a come ottenere soldi senza sforzo, provo a coltivare orchidee.

Miei cari.
Questo è stupido.
Siamo stupidi.
Sono stupido.

La realtà è un'altra.
La realtà è che noi siamo fatti allo stesso modo.
La realtà è che noi ci siamo autoanalizzati nei secoli e ci siamo capiti.
Noi sappiamo come autopiacerci.
Sappiamo come autoprovaresentimentifaciliegioireperquesti.
Chi fa l'alternativo è forse il peggior residuo di quella che è la società dei consumi.
Noi consumiamo, voi consumate, essi consumano...
...e allora cibiamoci del nostro stesso prodotto e facciamola finita con sti finti moralismi da 4 soldi.

Si.
Ce l'ho con qualcuno.
Si.
E' una persona stupida.
Si.

Per quanto ne so la serata al pub, il disco che ci piace, la birra ghiacciata è ciò che abbiamo ottenuto con l'evoluzione e, che ci piaccia o no, ce lo teniamo.
Navigare...questo è il punto.
Navigare nel fango, nella neve, negli sputi, nel bisogno.
Noi dobbiamo navigare gente.

Promuovetemi skipper.
Vi porto all'inferno.

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Grazie:
Refused, the shape of punk to come.

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